domenica 25 settembre 2011

Scatti e bocconi dalla Sicilia con furore

Ecco le foto della mia vacanza (non tutte ovviamente, solo quelle che interessano questo blog: giuro che non mangio e basta, faccio altro... ogni tanto!). 
Comunque, ecco a voi prelibate fotografie di piatti siciliani... I love Sicily!

Iniziamo con le busiate... fantastica pasta siciliana, come fusilloni lunghi. In questa foto le vedete condite con uova di pesce spada. 



Totano ripieno di pan grattatao, pinoli, totano, basilico e aglio.



Ed ecco l'arte di incocciare il cus cus nella mafaradda! Il cus cus col pesce è uno dei piatti tipici di Trapani.




Cozze... non hanno bisogno di presentazione!



Questo è il cabbucio, tipico panino siciliano vuoto all'interno.



Timballo di pasta coperto di melanzane fritte!



Involtini di pesce spada ripieni di pan grattato, pinoli, aglio e prezzemolo.



Pizzetta, anche questa non necessità di parole.



E per finire, i dolci.



Brioches con gelato e panna...



... granita con panna...



... torta al pistacchio con fragole...



... tronchetto di gelato al pistacchio!


Non credo servano parole per farvi capire che il cibo è un motivo in più per amare la Sicilia!!!





sabato 24 settembre 2011

Arrosticini con patate e cipolline al forno: piattino abruzzese milanesemente modificato


Un piattino abruzzese milanesemente modificato... Stasera avevo voglia di esperimenti, niente di che, ma un piatto nuovo è pur sempre un esperimento, no?

ARROSTICINI ABRUZZESI, impanati: comprati!!! ;)

L'esperimento sono le patate... ED E' RIUSCITO! Patate e cipolline al forno, deliziose!

Ingredienti per 4 persone:
  • 600 g di patate
  • 300 g di cipolline
  • olio
  • sale e pepe (o, in alternativa, gli aromi quelli che vendono apposta per le patate al forno!)

Tagliate a cubetti le patate. 
Tagliate in 4 le cipolline (io le ho prese già sbucciate).
Mettete patate a cipolline in una teglia abbastanza capiente. Mischiate e aggiungete l'olio. Poi condite e infornate a forno caldo (200° C) per circa 35/40 minuti.

Buon appetitooooooooooo




venerdì 29 luglio 2011

Peperoni ripieni di cus cus alle verdure

Sperimentiamo una variante dei peperoni ripieni. Oggi provo a farli col cus cus di verdure...

Vi servono (per 3 persone)

  • 4 peperoni medi
  • cus cus (per 4 peperoni, circa 150 g)
  • 1 altro peperone per il condimento
  • 1 zucchina
  • 1/2 cipolla
  • olio, sale, pepe, se vi piace anche una spolverata di curry
  • formaggio tipo emmenthal
Per prima cosa cuocete le verdure. Fate soffriggere la cipolla in un cucchiaio d'olio, poi aggiungete il peperone e la zucchina tagliati a cubetti.


Nel frattempo cuocete il cus cus (come da indicazioni sulla confezione, ogni marca ha delle varianti). Poi aggiungete il cus cus alle verdure cotte.

Nel frattempo tagliate a metà e pulite i peperoni.


Poi, con un cucchiaio riempite di cus cus i peperoni. aggiungendo dei cubetti di emmenthal.



Infornate e cuocete in forno caldo a 180 °C per circa 45 minuti

Frittata con verdure al forno


Oggi frittatina di verdure!
Piatto, forse, un po' invernale, ma in questa strana stagione, di estivo, con il cielo che minaccia pioggia, c'è ben poco. Dunque... si cucina!



Le verdure che ho scelto sono:

  • patate (1 grande/2 piccole)
  • zucchina (1 media)
  • cipolla (1/2 scalogno)
  • piselli (100 g)
In realtà, vi consiglio di utilizzare le verdure che più vi piacciono, davvero senza alcun limite.

Prima di preparare la frittata, cuocete le verdure in padella.
Nel mio caso, ho fatto soffriggere la cipolla con un cucchiaio d'olio, poi ho aggiunto le verdure (tranne i piselli perché sono quelli in scatola e che quindi ho aggiunto proprio a un minuto dalla fine della cottura).

Intanto, in una terrina, sbattete 4 uova (potete anche separare tuorli da albume e montare l'albume a neve, aggiungendolo alla fine: in questo modo la frittata dovrebbe venire più alta), aggiungete il latte (1/2 bicchiere), un cucchiaio di formaggio grana (ma se vi piace formaggiosa, abbondate!), sale e pepe.

Aggiungete poi al composto le verdure, mescolate, mettere tutto in una pirofila ricoperta da carta da forno. Fate cuocere a forno caldo 180 °C per circa 30 minuti.

CONSIGLIO: prima di estrarre la frittata dalla pentola (nel caso in cui vogliate fare bella figura con i vostri ospiti e portarla in tavola intatta!) fatela raffreddare, altrimenti rischierà di rompersi... ;)

lunedì 25 luglio 2011

Insalata estiva di farro, legumi e ciò che volete!!!

Insalata super di farro e legumi... Nulla di complicato, anzi!  Non dovete fare altro che unire tutti gli ingredienti...

Eccoli:

  • Farro ovviamente... per 4 persone circa 250 g
  • Mais 
  • Olive nere
  • Pomodorini 
  • Mozzarella
  • Ceci 
  • Fagioli borlotti
  • Olio, sale e pepe... q.b. (amo scrivere "q.b.")
Consiglio: per cuocere il farro, mettete tanta acqua e fate attenzione, perché, come tutti i cereali, quando bolle molto, tende a gonfiarsi e a esplodere fuori dalla pentola....
Buon appetito Care.... ;)

mercoledì 13 luglio 2011

Pollo al miele, dolce un po' salato...

Oggi ricettina dolce/salata... perché è estate e piove... e questa pioggia rinfresca ma deprime, dolce un po' salata appunto!!!
Mi tiro su con il pollo al miele, mmmmmmmmmmm... pancia mia fatti capanna, adoro il pollo al miele.



Per questa ricetta ringrazio la mia amica Sara, che mi ha fatto assaggiare per la prima volta questo delizioso piattino a casa sua, per festeggiare il mio compleanno.
Dunque, per due persone, ci vuole:
  • petti di pollo, circa 3 (forse ne basterebbero 2, ma io adoro il pollo al miele... abbondo!!!)
  • farina (per infarinare i petti di pollo)
  • miele (1/2 cucchiai: se vi piace molto dolce, abbondate... io abbondo!)
  • un bicchiere di acqua calda
  • 1/2 cucchiai di olio
  • un pizzico di sale
Tagliate i petti a quadratini, infarinateli e metteteli da parte.
Mettete l'olio in una padella antiaderente e fatelo saldare.
Quando è caldo aggiungete il pollo e fate cuocere per un po', qualche minuto fino a quando il pollo si colora.
Nel frattempo mettete il miele e il pizzico di sale nel bicchiere di acqua calda (va bene quella del rubinetto).
Quando il pollo è colorato, versate nella pentola l'acqua col miele e lasciate sfumare. Il miele pian piano ri rapprenderà andando a formare una deliziosa crosticina intorno al pollo.
Fate cuocere fino a quando il pollo è cotto e l'acqua evaporata. Poi, se lo desiderate, fate cuocere ancora un po' per fare bruciacchiare un pochino i pezzi di pollo.
Fatto....
Pancia mia fatti capanna!!!
Ciaoooooooooooooooooooooo

mercoledì 16 marzo 2011

Piccoli piaceri, ma quanto ci costano? Sale il prezzo del caffè, a casa e al bar

Vi propongo alcuni passaggi del mio articolo pubblicato oggi su www.fuoridalcomune.it

Piccoli piaceri della vita, sempre che non diventino  troppo cari. A chi, negli ultimi giorni, non è capitato di entrare in un bar, ordinare un caffè e rimanere un po’ male quando, al momento di pagare, il barista ha sentenziato: “1 euro, grazie!”.
Cari cittadini, è meglio che vi ci abituiate, perché quel bar non è un caso isolato: il caffè è aumentato ovunque. Certo, resiste ancora qualche raro esercente rimasto fedele ai 90 centesimi (sempre così cari, se si pensa a quelle vecchie 500 Lire che bastavano per avere un caffè prima dell’arrivo dell’Euro), ma è un po’ come trovare un ago in un pagliaio.


Che sta succedendo? Innanzitutto l’aumento nasce dalla base, cioè dai produttori che si giustificano con l’aumento del costo delle materie prime. Un balzo del prezzo dei chicchi d’oro non si registrava così da 34 anni: alla Borsa di Londra solo in dodici mesi la qualità “Robusta” è passata da 1.200 a 2.300 dollari alla tonnellata, in quella di New York invece la qualità “Arabica” è passata da 130 a 270 centesimi alla libra.
I fattori che hanno determinato tale impennata sono molteplici, ma al primo posto c’è senza dubbio il clima, fattore fondamentale che influenza la produzione dei chicci. Sembra che, a causa della pioggia, la produzione di caffè sia crollata del 25% in molte aree dell’America Latina. Inoltre il clima si è modificato negli ultimi 30 anni, al punto che in alcuni casi è difficile ottenere quel giusto mix di temperatura e umidità necessario per permettere ai chicci di raggiungere il gusto perfetto.
Tutto ciò provoca una riduzione della produzione che, associata ad un aumento della domanda mondiale, porta all’aumento dei prezzi all’ingrosso. E qui, ovviamente, si inseriscono anche gli speculatori. Ciò comporta un aumento dei prezzi del chicco, quindi, per il consumatore, del caffè in generale, al bar, a casa e alla macchinetta.
Ed ecco, così, che, partendo dal produttore, arriviamo al commerciante che, costretto dagli aumenti alla base, alza il prezzo al povero consumatore, che è costretto a pagare… o rinunciare! A voi l’ardua sentenza.

(fonte http://www.fuoridalcomune.it/)
 
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